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20 ottobre 2011 4 20 /10 /ottobre /2011 12:00

La morte di un proprio caro è sempre un dramma personale e comporta anche una serie di adempimenti burocratici da parte degli eredi. Ecco una mini-guida su come predisporre la Dichiarazione di successione, quando va presentata, i documenti da allegare, quali aliquote vanno versate etc.

La Dichiarazione di successione va aperta entro un anno dalla data di decesso del defunto e l'eventuale ritardo comporta l'applicazione di sanzioni. I parenti hanno l’obbligo di presentarla all'Ufficio di Registro del Comune di residenza della persona scomparsa anche per posta raccomandata e nel numero di copie indicato nell’apposito modulo (Mod 4).

Il modulo può essere reperito presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate oppure scaricato sul web, collegandosi al loro sito ufficiale e cliccando nell'apposita sezione "dichiarare"  (oppure clicca qui...).
Se si è a digiuno delle normative relative, la cosa migliore è affidarsi ad un notaio per essere assistiti nella compilazione del documento. Sarà infatti lo stesso notaio a compiere gli eventuali accertamenti catastali, predisporre il prospetto di autoliquidazione delle imposte e registrare la dichiarazione presso l’Agenzia delle Entrate competente.

Non dimenticate che alla dichiarazione di successione vanno allegati alcuni documenti, tra i quali il certificato di morte in carta semplice, i codici fiscali e i documenti di identità del defunto e degli eredi nonché una dichiarazione che attesti le loro generalità e tutta la documentazione relativa agli immobili, ai terreni, ai conti correnti, ai titoli etc caduti in successione. Nel caso in cui l’immobile che rientra nella successione usufruisca di agevolazioni prima casa, occorre anche in questo caso predisporre opportuna autocertificazione con l’assistenza del notaio. Se invece non risulta ancora registrato al Catasto, bisognerà dichiarare che si è presentata richiesta di accatastamento ed inserirvi il relativo numero di protocollo.

Per quanto riguarda i costi della successione, il suggerimento è quello di consultare il Testo Unico delle disposizioni concernenti l'imposta sulle successioni e donazioni, ossia il D.Lgs n. 346 del 31 ottobre del 1990. E comunque è bene sapere che gli atti di liberalità sono esenti da tasse, pertanto non sono soggetti all'imposta i trasferimenti a favore dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni, degli Enti pubblici, delle Fondazioni o delle Associazioni legalmente riconosciute. Mentre invece per i beni immobili facenti parte della successione occorre pagare sia l’imposta ipotecaria che quella catastale e, nel caso del loro trasferimento, anche la relativa imposta di bollo, la tassa ipotecaria e i tributi speciali.

 Attenzione: avete tempo trenta giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione per la richiesta di voltura all’Ufficio del Catasto, allegandovi una copia della successione. Oltrepassato questo termine, si andrà incontro ad una sanzione.

Le imposte da versare per la successione sono calcolate tramite alcune aliquote che vengono applicate sulla base del valore dei beni e dei diritti compresi nell’asse ereditario. Queste aliquote sono pari al 4, al 6 e all’8% e possono essere con o senza franchigia, dipendono dal grado di parentela che si ha col defunto.

 


successione-copia-1.jpg

 

 


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commenti

T
<br /> Questa guida è molto interessante.<br /> <br /> <br />
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L
<br /> Per ora passo, eh! ^_^<br /> <br /> <br />
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R
<br /> Quante noie....oltre al dispiacere...<br /> <br /> <br />
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