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12 gennaio 2012 4 12 /01 /gennaio /2012 08:57

Quando si acquista una casa vecchia oppure si mette mano alla ristrutturazione del proprio appartamento, bisogna prevedere costi salati. Ma non tutti sanno che lo Stato da qualche anno offre delle agevolazioni fiscali a chi affronta queste spese, che sono un vantaggio per i cittadini e un modo per contrastare l'evasione fiscale.
Le agevolazioni fiscali sono state introdotte nel 2006 e successivamente, prorogate sino al 31 dicembre 2012 con la Finanziaria 2010. Tuttavia, con il Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011, conosciuto ai più col nome di “Manovra Salva Italia”, si è stabilito che le ristrutturazioni edilizie non sono più soggette a scadenza.

Ma quali sono gli immobili per i quali si può usufruire di agevolazioni fiscali?

La legge finanziaria del 2010 stabilisce che le agevolazioni sono applicate agli immobili situati negli edifici che a partire dal 1° gennaio 2008 e sino al 31 dicembre 2012 siano stati sottoposti ad opere di ristrutturazione e che comunque siano stati acquistati entro il 30 giugno 2013.
L’agevolazione fiscale consiste di una detrazione dall’Irpef di una quota pari al 36% dell’importo delle spese che sono state sostenute per le opere di recupero della propria abitazione, compresi i costi serviti per la loro progettazione, per le varie prestazioni professionali ed anche per la messa a norma degli edifici.
Possono usufruire della detrazione i residenti in Italia e non, proprietari degli immobili oggetto di intervento oppure che godano di diritti reali su di essi. Il tetto di spesa per i lavori non deve però superare i 48 mila euro, importo che non dipende dal numero dei comproprietari, ma si riferisce alla singola unità immobiliare, e si dovrà suddividere in 10 quote annuali.

Tra le opere di recupero edilizio rientrano gli interventi di restauro, di ristrutturazione, di risanamento conservativo nonché quelli di manutenzione straordinaria, sia sulle parti comuni di un edificio ad uso residenziale che sui singoli immobili e sulle loro pertinenze. Anche le spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria sono soggette ad agevolazione fiscale, però solo nel caso in cui queste riguardano determinate parti comuni di un edificio. In particolare troverete la definizione specifica dei singoli interventi all’art. 3 del D.P.R. n 380 del 6 giugno 2001 recante titolo “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”.
Tra le varie opere per le quali si potrà richiedere l’agevolazione fiscale rientrano anche quelle per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per il risparmio energetico e per la bonifica dall’amianto. Inoltre, con la Manovra Salva Italia si è prescritto la detrazione dall’Irpef anche per le spese relative alle opere realizzate a causa di eventi calamitosi – nel caso in cui però è stato dichiarato lo stato di emergenza – nonché quelli per gli interventi edilizi che interessano tutte le parti comuni degli edifici, così come definiti nell’art 1117 del Codice Civile.

Un’indagine condotta qualche tempo fa ha messo in evidenza che negli ultimi anni si è assistito ad un incremento di presentazioni di dichiarazioni di inizio lavori. Ciò dimostra che sono stati davvero in tanti ad approfittare delle agevolazioni fiscali per sistemare casa e, tra le regioni più “virtuose” si sono distinte la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto. 

 


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